Presentazione del Centro
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Progetto per la formazione di OSAII
Centro Interuniversitario per la costituzione di un Osservatorio degli Spazi Amministrativi
Italiani e Internazionali (dalle Autonomie territoriali agli Enti Locali)
Il progetto propone la creazione di un Centro Interuniversitario di Studi e Ricerche per la costituzione di un Osservatorio Territoriale Permanente degli Spazi Politico-Amministrativi Italiani e Internazionali (OSAII) – con funzioni di Centro di documentazione digitalizzato e di studi interdisciplinari – che dovrebbe divenire, nel medio periodo, un ente di consultazione a sostegno delle politiche pubbliche e dei decision-makers in materia di revisione dei confini politico-amministrativi.
Il Centro Interuniversitario OSAII – unitamente all’Osservatorio – si prefigge di avere nel Mezzogiorno d’Italia la sua sede di riferimento. Insieme all’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, capofila del progetto, sono partner costitutivi l’Università degli Studi di Trento e l’Università LUMSA di Roma. Peraltro, con successive convenzioni ad hoc, si prevede la partecipazione della SVIMEZ e dell’ISTAT e auspicabili futuri accordi di collaborazione con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e con la Conferenza delle Regioni. Per sviluppare l’archivio georefenziato verranno coinvolti esperti provenienti da altre sedi universitarie, con differenti specializzazioni disciplinari, come pure centri di ricerca nazionali e internazionali.
L’Osservatorio nasce con il primario obiettivo di adeguare nel tempo le delimitazioni delle circoscrizioni amministrative alle esigenze mutevoli dell’organizzazione territoriale, per pervenire allo snellimento e all’ammodernamento del complesso sistema amministrativo italiano, sollecitato da tempo dall’Unione Europea (EU). Da anni l’EU promuove processi di rescaling, ovvero interventi di semplificazione – per una loro tendenziale corrispondenza – della pluralità dei livelli istituzionali in cui sono suddivisi i territori degli Stati: siano essi federali, centralizzati o regionali).
In prospettiva, si intende dedicare un’attenta ricostruzione geostorica – su base georeferenziata – delle architetture delle divisioni politico-amministrative anche di altri Paesi, considerando oltre agli Stati membri dell’EU, quelli europei ed extraeuropei occidentali, nonché le aree della riva sud del Mediterraneo e del Vicino Oriente, come del Maghreb, del Corno d’Africa o dell’Estremo Oriente, avvalendosi delle specializzazioni e delle competenze scientifiche in ambiti culturali e linguistiche legati a tali aree, peculiari del corpo di docenti dell’Università di Napoli L’Orientale.
Il Centro si propone, in primo luogo, come un polo organico di documentazione interdisciplinare, attraverso la creazione di una banca dati georeferenziata e di un Atlante multimediale, da ospitare in un sito web dedicato, dispositivo mediante il quale possa essere valorizzata la ricerca di studiose e studiosi che rivolgono le loro ricerche ai temi indicati o a quelli correlati. L’intento è di attivare la collaborazione fra alcuni Atenei e Centri di ricerca che, grazie alla costituzione del Centro interuniversitario, potranno contribuire anche ad attività di potenziamento della “terza missione” e di “public engagement” presso le differenti istituzioni coinvolte.
Al contempo, il Centro aspira ad assolvere a una triplice funzione:
a) di supporto informativo delle amministrazioni locali e centrali, dalle autonomie
istituzionali (Regioni, Città metropolitane, Province, Comuni) agli enti e alle
amministrazioni funzionali, creando un polo organico di documentazione e un
network strutturato fra i diversi enti, al quale questi potranno attingere per pervenire a scelte operative;
b) di valorizzazione della ricerca e del capitale culturale presente nella pluralità
dei contesti locali alle varie scale, che forniscano ad amministratori e policy
maker un adeguato sostegno tecnico e un bagaglio di conoscenze, sedimentatosi negli anni, ma troppo spesso disperso;
c) allorché sarà completata la costruzione dell’Atlante digitalizzato, questo potrà essere un utile strumento nell’ambito delle digital humanities per supportare studi e ricerche in vari contesti disciplinari. Grazie ai riferimenti territoriali geolocalizzati, potranno infatti essere approfonditi una varietà di cantieri di ricerca multidisciplinari o ricevere impulso per la loro creazione in contesti nazionali e internazionali.
La responsabile del progetto del Centro interuniversitario
Prof.ssa Floriana Galluccio
(professoressa ordinaria di Geografia umana dell’UniOR-NA)